La scelta delle migliori parole chiave può essere il fattore giusto per arrivare alla prima pagina di Google. Scopriamo insieme come scegliere le migliori per la tua strategia SEO
Per molto tempo, i marketer digitali di tutto il mondo hanno cercato di organizzare il loro calendario editoriale attorno a keyword specifiche. Team impegnati in ore di brainstorming per determinare parole chiave e varianti pertinenti ai loro prodotti o servizi, in modo da creare traffico ad alta conversione.
E funzionava. Gli utenti di tutto il mondo inserivano termini di ricerca specifici e, se corrispondevano alla parola chiave, venivano diretti al sito. Tale approccio, tuttavia, è degenerato con la pubblicazione di contenuti di scarsa qualità, scritti male e pieni di parole chiave inserite solo per ottenere più traffico senza offrire nulla di rilevante all’utente.
Google, il cui obiettivo è quello di fornire all’utente la migliore User Experience, ovviamente non ama essere preso in giro. Per questo, ha variato il proprio algoritmo, non più focalizzato sulle parole chiave ma sul contesto nel quale esse vengono utilizzate.
Questo non significa che si sia celebrato il funerale delle Keyword. Anzi, esse sono ancora estremamente importanti per far crescere il traffico organico e la loro padronanza è ancora essenziale per lavorare su una strategia SEO effettiva e moderna.
Qui, ti spiegheremo come.
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Eh già, forse lo abbiamo dato per scontato il concetto di keyword (o parola chiave); eccoci qui a rimediare. Le Keyword sono parole o frasi che descrivono il contenuto di un dato articolo e consentono ai motori di ricerca di classificarli correttamente aiutando gli utenti a trovare pezzi pertinenti al loro intento di ricerca.
Una volta che un motore di ricerca esegue la scansione di un sito Web e determina di cosa si tratta, è in grado di associare un contenuto a determinate parole chiave ricercate. Ciò aiuta i contenuti pertinenti a essere visualizzati e posizionati per ricerche specifiche.
Lo scopo di un motore di ricerca è quello di fornire il contenuto più utile a ciascun utente
In definitiva, i motori di ricerca mirano a fornire un’esperienza simile al modo in cui le persone comunicano tra loro nella vita reale. Se dovessi raggiungerti per strada e dire “marketing“, non troveresti la conversazione molto utile (e potresti pensare che io sia pazzo). Tuttavia, se fossimo seduti insieme in un bar e io dicessi: “mi piace creare contenuti che aiutino le persone a migliorare il marketing digitale“, avresti un contesto ben preciso riguardo alle mie intenzioni e saremmo in grado di dialogare.
Le parole chiave funzionano allo stesso modo.
Il potere di una parola chiave non è nella parola stessa, ma nel contesto in cui è usata.
Abbiamo già introdotto il concetto di contesto all’inizio di questo articolo ed è importante trattarlo meglio. Pensa al tuo intero sito come a varie parti di una frase. Vorresti avere del traffico incentrato sulla parola “Software”? Un solo articolo isolato non sarebbe sufficiente.
Al contrario, se hai scritto vari contenuti riguardanti i vari aspetti del software B2B e hai creato una content strategy per dimostrare che sei un’autorità all’interno del settore, Google avrà il contesto di cui ha bisogno per capire che stai fornendo informazioni di qualità.
Già sento alzarsi le grida di gioia: “Grande, quindi basta scrivere tanto contenuto specifico e di qualità per avere traffico organico!” . No, sfortunatamente Internet è un luogo dove è praticamente impossibile essere l’unica persona che scrive su un determinato argomento.
Quindi? Quindi è necessario distinguersi dalla folla. È qui che entra in gioco la keyword difficulty o difficoltà delle parole chiave.
I tre macrostep che permettono a Google di indicizzare e posizionare un contenuto
La difficoltà o competitività delle parole chiave è una misura utilizzata per comprendere quanto sia arduo posizionarsi bene scegliendo una parola chiave specifica. Più bassa è la difficoltà di una parola chiave, più è facile classificarsi in alto. La difficoltà è determinata da vari fattori come il numero di pezzi già posizionati, l’autorità del tuo dominio e il volume di ricerca a pagamento.
Ovviamente le parole chiave con la più alta difficoltà sono quelle per le quali tutti in un settore vogliono posizionarsi bene. Ad esempio, le parole chiave generiche come “assicurazione”, “marketing” o “tecnologia” saranno tutte altamente competitive perché si applicano a un’ampia varietà di ricerche e sono già presenti in un oceano di contenuti.
Diciamocela tutta: il mercato per quei termini ed annessi è completamente saturo.
Lavorare su un termine di ricerca come “web marketing” è come costruire un anonimo, triste bar con un vecchio arredamento anni ‘90, un misto tra uno Starbucks e un Dunkin ‘Donuts. Molto probabilmente avresti qualche cliente a casaccio, ma niente di più.
Tra due giganti del genere è essenziale essere differente, originale, specifico per poter attrarre clienti.
Allo stesso modo, affinché la tua azienda ottenga veramente una spinta SEO è importante prendere in considerazione parole chiave meno inflazionate, in modo da dimostrare ciò che ti rende diverso e raggiungere di conseguenza un pubblico interessato.
Prendiamo l’esempio del bar: decidiamo che sia un “Cat Café”, un bar dove poter portare i nostri amici felini. Qualcuno potrà pensare: “quel posto non durerà più di una settimana, si è pregiudicato milioni di clienti sperando in qualche pazzoide che venga col gatto a farsi il cappuccino”.
Bel ragionamento ma…sbagliato.
Ve lo spiego con una semplice scena: immaginate di essere ad una partita di freccette con gli amici, quale sarà il vostro obiettivo? L’intero bersaglio? O magari il muro? O quello specifico piccolo cerchietto al centro?
Il resto non conta. È lì che il vostro dardo deve volare.
Avere keyword specifiche funziona alla stessa maniera: il campo è limitato, è vero, ma è estremamente interessante per la nostra target persona, lo dice la parola stessa.
La persona alla ricerca di un cat café per sedersi e rilassarsi, accarezzando il suo amico felino, non ha niente in comune con chi vuole bere di corsa una tazza di caffè bollente per recarsi al lavoro – proprio come qualcuno alla ricerca della keyword “tecnologia” non è la stessa persona che cerca “servizio di installazione tecnologico per piccole imprese”.
Ciò che è utile quando ti dedichi a parole chiave meno competitive è la possibilità di definire chiaramente la tua nicchia. In questa maniera sarà possibile costruire la tua autorità all’interno di un campo specifico. Poiché c’è meno competizione, è più facile stabilire se stessi come leader di pensiero su un determinato argomento – e, bingo, posizionarsi bene.
Più autorevole sei su argomenti di nicchia, più autorevole sarà il tuo sito web nel complesso. Costruire l’autorità attraverso ottimi contenuti, ben collegati con altri articoli ma anche pagine di livello che magari ti citino, è la soluzione migliore per essere in grado di competere con i giocatori con le parole chiave più competitive e preziose.
Avere una chiara comprensione del pubblico ideale (target) sarà la chiave per qualsiasi attività di marketing. Con la ricerca per parole chiave è particolarmente importante capire a quali domande puoi rispondere o quali problemi puoi risolvere per quel determinato tipo di persona.
Una volta che hai determinato la domanda o il problema che stai affrontando, è ora di diventare più specifico. Ottenere informazioni più specifiche ti consente di soddisfare i tuoi contenuti per il tuo pubblico e ti aiuta a sfruttare parole chiave meno competitive.
Per scegliere ottime keywords usa il sito lsigraph.com, utilissimo come mezzo d’indicizzazione semantica latente per determinare le connessioni di determinate keyword con altre e generare molte idee in modo rapido e semplice.
Da lì utilizza altri strumenti per analizzare quanto sia competitiva una parola chiave, come Google Keyword Planner. Se stai organizzando i tuoi contenuti in un cluster di argomenti, questo è un buon modo per decidere quali saranno i tuoi sotto-argomenti ed il contenuto di supporto.
Mentre crei contenuti intorno a parole chiave specifiche, tieni presente che un ottimo stratega dei contenuti analizza sempre il suo lavoro. Prendi in considerazione l’utilizzo di uno strumento come Google Search Console per tenere traccia di come ti stai comportando con le tue parole chiave.
Google Search Console può anche aiutarti a capire se stai generando traffico da parole chiave per le quali non hai pianificato la classifica, il che è estremamente utile per capire come correggere al volo la tua strategia. Avere questa conoscenza è fondamentale per perfezionare ulteriormente la pianificazione delle parole chiave e identificare quei terreni con un potenziale significativo per portarti nuovi clienti.
Sia che tu stia appena iniziando con la pianificazione delle parole chiave o stia cercando di amplificare i tuoi sforzi SEO già in corso, mantieni il tuo target persona in primo piano e non aver paura di ricalibrare la tua strategia mentre raccogli più dati. L’Inbound Marketing consiste nel far sì che i contenuti giusti raggiungano i potenziali clienti ideali quando ne hanno bisogno e ottenere un approccio intelligente con le parole chiave è un modo fantastico per farlo.
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