L’epidemia di inizio 2020 ha trasformato, forse per sempre, le abitudini di acquisto dei consumatori italiani. Come reagire, a breve e lungo termine, all’impatto del Coronavirus?
Nella crisi generale, c’è un barlume di luce. Per molte attività il commercio elettronico, in questo periodo, è stata l’autentica ancora di salvezza che ha permesso di affrontare, o quantomeno affievolire, i notevoli disagi creati dal COVID-19. Il trend momentaneo parla di un impatto fortissimo sull’economia italiana: dall’ultima settimana di febbraio a oggi, in tutti i settori si è registrata un’impennata dei consumi sui portali di vendita online, anche in quelli abilitati alla vendita al dettaglio nei punti fisici come il comparto alimentare o farmaceutico.
Sono state tante, nel recente periodo, le aziende che si sono rivolte a noi per chiedere sia come affacciarsi al mondo dell’e-commerce, sia come operare su e-commerce già esistenti e svilupparli. E in quest’articolo ci rivolgiamo proprio a quest’ultima categoria: ecco 5 consigli (più uno), a breve e a lungo termine, su come reagire all’impatto del Coronavirus e continuare a guadagnare tramite il Web.
Nelle prossime righe leggerai alcuni consigli per il tuo portale di e-commerce. Se hai bisogno di una consulenza personalizzata sul tuo progetto, rivolgiti al nostro team di professionisti del settore. È gratis 😉
#0 Sii pronto al cambiamento
Il primo consiglio che ci sentiamo di darti, in realtà, ha carattere puramente generale. È una sorta di featured snippet (ne avevamo parlato qui), la nostra posizione zero che riassume non solo ciò di cui parleremo nelle righe successive, ma anche l’atteggiamento che ti consigliamo di perseguire. E nel farlo, prendiamo spunto da uno dei grandi classici della letteratura italiana: il Gattopardo.
«Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi»
Perché ti diciamo questo? Semplice: non sappiamo cosa potrebbe accadere nei prossimi mesi. Ciò che è certo, però, è che il periodo che stiamo trascorrendo non ha mutato solamente la nostra quotidianità, ma anche il modo di acquistare i prodotti e servizi dei quali necessitiamo.
A tutti, produttori, rivenditori e anche semplici consumatori, è stato chiaro sin dai primissimi giorni delle restrizioni alle libertà di movimento che il commercio elettronico sarebbe stato il mezzo già esistente più comodo per continuare a operare – e a vivere – nel modo più simile a quello al quale eravamo abituati. Tantissime persone hanno comprato online per la prima volta nella loro vita, e siamo certi che continueranno a farlo. E allo stesso tempo, tante altre hanno usufruito di un mezzo già noto estendendo i loro acquisti in direzione di prodotti e servizi che avrebbero acquistato in modo tradizionale, scoprendo i benefici legati a un’esperienza d’acquisto personalizzata con consegna direttamente a domicilio.
#1 Sfrutta le difficoltà dei big
Hai provato, negli ultimi giorni, a comprare un prodotto che non sia di prima necessita su Amazon e hai scoperto che i tempi di consegna si sono dilatati, dai 10 giorni fino a un mese (e oltre)?
Per il tuo portale e-commerce, che in condizioni di normalità non potrebbe minimamente competere con i colossi del settore, è un’occasione unica per fare breccia sul pubblico nel momento di debolezza dei big. Anche Zalando, per citare un altro sito con grandi volumi di vendita, segnala che potrebbero verificarsi ritardi nelle spedizioni.
Ma come fare? Per farti notare da quella fetta di pubblico che non ci conosce e non ha mai acquistato dal tuo e-commerce proprietario, non c’è mezzo più idoneo di un investimento in advertising tramite Google Ads o le sponsorizzate sui social network, sottolineando i tempi di consegna ravvicinati e utilizzando altre possibili leve di marketing come la spedizione gratuita o l’estensione del periodo di reso. Ti chiediamo, però, di essere sincero: prometti solo se sei in grado di garantire ciò che sostieni.
Se offrirai all’utente l’esperienza d’acquisto desiderata, con una piccola spesa iniziale otterrai un ritorno non solo in senso economico, ma anche a livello d’immagine. Una volta acquisito un nuovo cliente, ti consigliamo di provare a fidelizzarlo così che continui a comprare sul tuo sito. Crediamo che un codice sconto sull’acquisto successivo, da inviare via mail e/o inoltrare al cliente tramite l’inserimento di un flyer cartaceo all’interno del pacco da consegnare, possa essere una soluzione efficace 🙂
#2 Conosci meglio il tuo cliente
Il secondo consiglio che sentiamo di darti è direttamente connesso al primo. Per ottenere risultati positivi con il tuo e-commerce è importante saper offrire un’esperienza d’acquisto personalizzata. Per questo, è importante conoscere:
- Chi è il tuo cliente tipo, quali sono le sue peculiarità demografiche o le sue passioni. È sempre importante sapere chi è la persona cui andrai a rivolgerti nella vendita dei tuoi prodotti e servizi, a maggior ragione se avrai scelto di raggiungerla tramite un annuncio sponsorizzato. Il rischio, infatti, è quello di rivolgersi a persone che non sono minimamente interessate alla tua proposta: ad esempio, perché mostrare (spendendo) il tuo annuncio per cibo per cani a chi possiede solo gatti?
- Sapere su quali canali è intercettabile: se i tuoi prodotti o servizi sono specifici per una determinata fascia di clienti, è importante rivolgerti a essa tramite i canali sui quali è raggiungibile. Ad esempio, decidere di sponsorizzare su Instagram un servizio di formazione come un corso specifico sul Web Marketing non è la scelta più saggia: sarà più indicato procedere su LinkedIn o, con una targetizzazione specifica, su Facebook.
- Quali siano desideri, aspettative e bisogni che lo portano a compiere determinate scelte d’acquisto. Se i mezzi di analisi a tua disposizione mostrano che i tuoi profili social e il tuo e-commerce sono molto visitati nelle ore serali, mentre di mattina il traffico è molto meno consistente, potresti decidere di destinare gran parte del tuo budget in advertising a una determinata fascia oraria, impostando ad hoc la campagna. È probabile, infatti, che il comportamento di chi già ti conosce sia molto simile a quello di chi ancora non sa chi sei: perché non tentare di ottimizzare il tutto?
Per definire con estrema accuratezza i clienti cui intendiamo rivolgerci, è possibile raggrupparle in un idealtipo chiamato buyer persona, per la quale andrà individuata e mappata un’ipotetica buyer’s journey. L’ambito di applicazione pratica di cui abbiamo parlato è prevalentemente diretto all’advertising, ma la piena conoscenza della buyer persona è di vitale importanza anche per raggiungere un buon posizionamento organico tramite le comuni attività di Inbound Marketing.
Ricorda: tu non stai cercando di vendere tramite il tuo e-commerce solo in questo specifico periodo, ma vuoi che l’utente continui a comprare sulla tua piattaforma anche quando potrà procedere offline, come faceva in precedenza, e anche quando Amazon tornerà a garantire le spedizioni al giorno successivo rispetto all’ordine. In quel momento, la tua carta vincente potrebbe essere un’offerta di qualità, fortemente specifica per il cliente tipo.
#3 Non rischiare di far arricchire un competitor
Cerchiamo, ancora una volta, di mettere in connessione i diversi consigli che ti stiamo fornendo. Se sarai riuscito a portare sul sito un utente realmente interessato a ciò che offri avrai ottenuto lo scopo che desideravi: una persona in più sul tuo e-commerce. Che equivale a una persona in più che entra nel tuo mondo.
La pura visita al tuo portale, però, non è sufficiente. Il processo d’acquisto online è estremamente diverso da quello offline, e data la molteplicità di scelte possibili l’utente potrebbe accedere al tuo sito, valutare le opzioni disponibili e poi uscire per visitare un tuo concorrente, specie se ha tanto tempo da spendere per la scelta (anche per combattere il logorio della noia che, ahinoi, spesso e volentieri pervade le nostre recenti giornate). Certo, potrebbe fare ritorno da te e procedere con l’acquisto, ma perché correre questo rischio?
In questo caso, possono accorrere in nostro soccorso l’User Experience, l’User Interface e l’UX Design. Perché, ad esempio, non mostrare al tuo potenziale cliente degli annunci pop-up che compaiono alla sua vista se staziona sulla pagina del sito per un tot di tempo, guidandolo nel percorso che desideriamo egli compia?
#4 Ottimizza i contenuti per vendere di più
A proposito di User Experience, ecco il quarto consiglio: approfitta del periodo, se hai tempo, per ottimizzare al meglio i contenuti del tuo e-commerce e dell’eventuale – e consigliatissimo – blog a esso collegato.
In particolare, rendi quanto più esaustiva possibile la scheda prodotto, con ogni probabilità la pagina del tuo sito che, con una buona strategia SEO, otterrà il traffico maggiore. In particolare:
- Rendi ben leggibili i testi, con un buon contrasto rispetto allo sfondo;
- Fai in modo che gli stessi siano informativi e raccontino in maniera chiara e completa, tramite una scheda tecnica riassuntiva, ogni piccolo particolare del prodotto o servizio che stai per vendere. Concentrandoti esaustivamente sui benefici che esso apporta al consumatore finale.
- Usa poche, ma evocative immagini. Si tratta dell’unico vero elemento di valutazione visiva per il tuo potenziale cliente: per questo, è importante scattare foto da diverse angolazioni con possibilità di zoomare sui dettagli. Un’alternativa può essere data dall’utilizzo di un breve video o di GIF tridimensionali.
- È importante, infine, che il design della pagina sia semplice e intuitivo, con prezzo ed eventuali CTA (Call to Action) facilmente individuabili. Queste ultime, in particolare, devono presentare un chiaro invito all’azione.
Per quanto riguarda il blog, invece, è consigliabile un’attività di crawl budget, ottimizzando i contenuti partendo dalle attività basilari: verifica, ad esempio, che i tuoi articoli siano aggiornati e non presentino informazioni non più valide oppure manchevoli di novità importanti e che eventuali link agli articoli portino a contenuti tuttora esistenti e non portino a pagine 404.
#5 Rivedi la struttura del tuo e-commerce
L’ultimo, ma fondamentale consiglio che intendiamo darti è relativo alla struttura del tuo e-commerce: è importante che sia impeccabile. Se hai tempo a disposizione, non hai più scuse per non effettuare un check-up completo, valutando diversi aspetti quali:
- La struttura dell’e-commerce. Valuta che il sistema di categorie e sottocategorie adottate sia quello più idoneo sia alla tua effettiva attività che al tuo target. Inoltre, esiste la possibilità di filtrare i prodotti per determinate caratteristiche? Hai inserito una casella di ricerca libera che faciliti l’utente nel processo di conversione?
- La piattaforma. Sei sicuro che la piattaforma che stai utilizzando sia quella migliore per la tua attività, il tuo mercato di riferimento e i prodotti che stai vendendo? A questo link, potrai scaricare una guida con alcuni consigli sulla piattaforma più adatta per il tuo business.
- L’ottimizzazione mobile. Il tuo e-commerce è ottimizzato per la navigazione mobile? Se non lo è, rischi di perdere una buona parte di clienti che visita il sito tramite smartphone e avrà un’esperienza d’acquisto tutt’altro che positiva sul suo dispositivo.
- Il pagamento. Verifica che la procedura d’acquisto non presenti intoppi nella sua parte finale su tutti i dispositivi: potresti aver convinto un utente ad acquistare sul tuo sito e qualsiasi errore nella fase ultima del processo di conversione potrebbe essere fatale. Difficilmente l’utente che riscontrerà problemi nella fase di pagamento tornerà ad acquistare sul tuo sito…
Ti abbiamo mostrato 5 (più uno) consigli utili per il tuo progetto e-commerce, fornendoti così una guida completa su come affrontare positivamente, sul breve e lungo termine, l’impatto che il Coronavirus avrà sulla tua attività.
Se vuoi raccontarci di più sulla tua attività e mettere in pratica alcuni accorgimenti validi, siamo a tua completa disposizione! 😀