Oggi affrontiamo il delicato tema della redazione del business plan, indispensabile per presentarsi agli investitori. Spieghiamo cos’è, perché e come compilarlo.
Nel primo articolo dedicato alle Startup “Come fondare una Startup? Le basi per iniziare“, vi abbiamo parlato di come si possa dar vita a questa particolare tipologia di attività. Oggi affrontiamo il delicato tema della redazione del business plan, indispensabile per presentarsi agli investitori.
Che cosa significa business plan?
Il business plan è un documento di pianificazione che definisce gli obiettivi che l’imprenditore vuole raggiungere con la sua nuova impresa. Inoltre, indica la strategia che intende adoperare per raggiungerli e può risultare utile all’imprenditore stesso per evidenziare problemi e pericoli che potrebbero presentarsi durante questo percorso. Mediante una scaletta di domande chiave l‘imprenditore può infatti giudicare la propria attività sotto vari aspetti e può prendere coscienza della bontà o meno del proprio operato.
Perché redigere un business plan?
Il business plan viene creato per essere fornito agli intermediari finanziari (banche, società finanziarie e assicurazioni), per aiutarli a valutare il rischio intrinseco delle attività della nascente impresa. Scegliere la corretta strategia comunicativa per la compilazione del tuo business plan è fondamentale per riuscire a reperire i fondi necessari per la crescita e lo sviluppo della tua azienda. Se riuscirai a convincere i tuoi investitori, gli acceleratori e i business angel della bontà del tuo piano di sviluppo aziendale, riuscirai a reperire fondi. Viceversa, rischierai di rimanere senza capitali e la gestione della tua impresa potrebbe risultare compromessa.
Come compilare un business plan
Ogni buon business plan presenta 5 punti fondamentali da compilare per poter essere completo e fedele all’attività dell’azienda
- Descrizione del progetto: consiste nella descrizione dell’idea imprenditoriale che è alla base della nascita dell’impresa. La descrizione deve essere sintetica e deve riguardare tutti i prodotti o servizi che si vogliono commercializzare. Di ogni prodotto o servizio bisogna illustrare le caratteristiche, i processi produttivi messi in atto, i materiali utilizzati e cosa ha di innovativo che possa rendere il prodotto appetibile.
- Analisi di mercato: in questa sezione, considerata tra le più importanti, si deve illustrare quali sono i competitor, le condizioni e le richieste del mercato e spiegare perché si pensa di agire proprio in quel settore. In base alle risposte, sarà possibile comprendere se la strategia di mercato possa essere vincente in futuro o sia destinata ad un inesorabile fallimento.
- Strategia di marketing: in base a quanto emerso dalle analisi di mercato, in un buon business plan occorre anche pianificare una strategia di marketing utilizzando le leve del marketing strategico. Si deve dunque illustrare come si intende distribuire il prodotto e si deve delineare il consumatore tipo del prodotto/servizio attorno al quale sarà pianificato il marketing e il modo per raggiungerlo.
- Piano finanziario: forse la voce meno apprezzata del nostro documento di pianificazione. È questa, infatti, la sezione nella quale si registrano i costi di gestione della startup e gli eventuali ammortamenti di bilancio (concernenti l’acquisto di materiali e fattori di produzione) necessari per non incorrere in una perdita in conto economico.
- Motivazione: cosa ti spinge ad avviare questa impresa? La motivazione dell’imprenditore indica la forza di volontà della persona ada ottenere risultati anche in presenza di condizioni avverse o quando tutto sembra perduto. Come dice un vecchio adagio, la passione e la volontà muovono muri di cemento…
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Il team di SocialCities nasce proprio per sviluppare una startup, LocalJob, e ha avuto modo di affrontare in prima persona tutte le fasi di costituzione e sviluppo. Dopo quest’esperienza abbiamo deciso di offrire consulenza a chi crede nella propria idea e sia determinato a trasformarla in impresa.