La tecnologia di sviluppo mobile cross-platform più popolare al mondo si migliora e passa alla sua versione numero due, portando con sé numerose migliorie. Scopriamole insieme.
Per chi ancora non lo conoscesse, Ionic è un framework Open Source (ossia una piattaforma intermedia tra sistema operativo e software, liberamente modificabile dagli utenti) nato nel 2013 per lo sviluppo di applicazioni mobile ibride. Esso è basato su Cordova – un framework di sviluppo mobile che sfrutta le principali tecnologie web al posto del linguaggio nativo di ogni mobile platform, consentendogli così di essere multipiattaforma – e su Angular – un framework javascript che riesce a rendere il contenuto delle pagine HTML dinamico tramite l’utilizzo di variabili definite in Javascript.
Ionic sfrutta le potenzialità di entrambi i tool per creare un ambiente integrato che semplifica lo sviluppo di applicazioni ottimizzate per il mondo mobile. Inoltre, Ionic offre dei servizi a supporto dello stesso framework come Ionic Creator, Ionic View e Ionic Cloud.
Ma facciamo prima un piccolo passo indietro rispondendo ad una semplice domanda.
Avevamo già accennato il tema qui: le app ibride non sono altro che delle applicazioni sviluppate utilizzando i principali linguaggi per il web come HTML, CSS e Javascript. Esse, però, vengono eseguite localmente all’interno di un’applicazione nativa. Così, avviene una combinazione tra l’utilizzo della connettività web e la possibilità di accedere alle features tipiche dei comuni smartphone, quali la fotocamera, l’accesso ai file e molto altro ancora.
La principale caratteristica delle app ibride è la forte adattabilità ai diversi tipi di piattaforma. Basta infatti sviluppare un’applicazione ibrida solo una volta ed è subito pronta per essere installata su quasi tutti i sistemi operativi principali, a partire da Android e iOS.
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Ora che conosciamo le basi, possiamo entrare più nello specifico e vedere come questa seconda versione del framework abbia migliorato la sua precedente portando con sé nuove features e nuovi tools.
Con Ionic 2 gli sviluppatori sono ripartiti da zero, ripensando totalmente a come un toolkit mobile dovrebbe essere e abbracciando la filosofia delle Progressive Web Apps lanciata da Google, cioè del supporto di caratteristiche che rendono la fruizione di applicazioni Web da dispositivi mobile sempre più simili a quelle di applicazioni native e ibride, inclusa la possibilità di installarle ed utilizzarle offline.
Questo significa che si possono realizzare applicazioni mobile che possono essere pubblicate su un App store o direttamente sul web.
I cambiamenti che la nuova versione del framework ha portato sono numerose, tra cui:
Come abbiamo potuto notare, le novità sono molte ma ognuna di queste fa pensare a un passaggio da parte di molti sviluppatori da Ionic alla sua più nuova versione Ionic 2, specie per il miglioramento elevato delle prestazioni. Il passaggio dall’utilizzo di Angular ad Angular 2 e il cambio evidente di sintassi rendono però quasi incompatibili le due versioni di Ionic tra loro. Con un po’ di pazienza e di buona volontà, tuttavia, convertire un’applicazione Ionic in Ionic 2, potrebbe non essere così drammatico 😊.
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