I Beacon sono piccoli sensori utilizzati per fornire alle persone esperienze coinvolgenti e aiutarli in situazioni particolari nella vita di tutti i giorni. Come possono essere usati nel marketing?
La comunicazione attraverso dispositivi mobili, anche grazie all’uso sempre maggiore degli smartphone da parte delle persone, sta crescendo a ritmi vertiginosi. Ciò è legato alla costante crescita dell’interesse delle aziende nei confronti delle nuove tecnologie, disponibili a costi contenuti. L’uso dei diversi sensori disponibili sui dispositivi di recente generazione, quali il GPS, consentono infatti di comunicare con l’utente non solo in mobilità, ma anche in precisi contesti legati alla geolocalizzazione, con messaggi di marketing mirati. Tra tutti i dispositivi che consentono di comunicare in un preciso luogo e contesto (proximity marketing) spiccano i beacon.
I beacon sono piccoli dispositivi collocati in luoghi fisici specifici, che permettono di trasmettere informazioni mirate e personalizzate a un’app mobile presente sugli smartphone degli utenti. La forza di questi piccoli congegni sta nel fatto che riescono a inviare contenuti alle persone in modo interattivo e nel momento in cui sono più portate a compiere delle azioni.
Il funzionamento di questa particolare tecnologia è basato sull’emissione di segnali in frequenze predefinite, con una potenza di trasmissione e intervalli. Questi segnali possono essere captati da dispositivi mobili, che per riuscire a ricevere le informazioni dai beacon dovranno avere Bluetooth attivo e aver dato il consenso per ricevere le informazioni. Così, sarà possibile inviare agli utenti presenti nel raggio d’azione dei beacon messaggi, informazioni e contenuti multimediali.
I beacon hanno un basso costo d’acquisto (a partire da 10€) e sono facili da installare. Funzionando attraverso un’applicazione per smartphone, ogni produttore ha creato il proprio protocollo per la sua piattaforma. Attualmente ci sono tre principali standard:
Apple è stata la prima a sviluppare una tecnologia per questi dispositivi, introducendo il sistema di posizionamento iBeacon già nel 2013. Ha subito installato i dispositivi in tutti i suoi 254 negozi negli Stati Uniti, facendosi promotore e vetrina per la tecnologia.
Nel 2015, Google ha annunciato lo standard Eddystone, simile a iBeacon ma con qualche differenza. Eddystone invia ai dispositivi mobile l’URL che si apre semplicemente su un browser web, invece che in un’app specifica. Inoltre la tecnologia beacon di Google è open-source e cross-platform, compatibile sia per Android che per iOS.
Infine, lo standard AltBeacon è la terza alternativa. È un sistema open source con uno standard aperto e gratuito, seppure con un mercato nettamente inferiore rispetto agli altri due dispositivi.
I beacon si stanno sviluppando in vari settori, a testimonianza delle infinite possibilità di questa tecnologia. Per comprendere meglio le vere potenzialità dello strumento, possiamo descrivere vari casi in cui questi dispositivi stanno offrendo soluzioni uniche alle persone. Alcuni degli scenari d’utilizzo più interessanti dei beacon sono:
I beacon, infatti, possono essere utilizzati per aiutare le persone con disabilità visive a muoversi in luoghi sconosciuti. Ci sono delle app come RightHear, Click and Go Wayfinding e Aware Audible Wayfinding che utilizzano beacon installati in vari luoghi per triangolare la posizione dell’utente. In questo modo la persona con disabilità visive può sapere dove si trova e può persino richiedere assistenza.
Un possibile utilizzo di questi strumenti è la promozione personalizzata. I beacon possono essere utilizzati per inviare messaggi promozionali, come dei “cartelloni pubblicitari” con messaggi specifici. Questi piccoli sensori danno la possibilità di memorizzare informazioni riguardanti il cliente, come gli acquisti che ha fatto nel punto vendita o il suo percorso all’interno del negozio, da conservare nel CRM aziendale. Acquisendo questo genere di informazioni, si possono proporre al cliente delle promozioni estremamente personalizzate.
Un altro interessante modo di utilizzare i beacon è quello di gestire e monitorare le scorte di prodotti in magazzino. La tecnologia offre numerosi vantaggi come l’individuazione di componenti specifiche, la riduzione dei tempi di inventario, il miglioramento della produttività con il monitoraggio delle risorse e delle infrastrutture. Tutte queste informazioni sono fondamentali per prendere decisioni tempestive e migliorare la sicurezza del magazzino, impedendo che le risorse escano dall’azienda.
L’ultimo scenario proposto i beacon vengono utilizzati per dare informazioni utili all’utente. Questi dispositivi possono comunicare informazioni su un prodotto, un’opera d’arte oppure un servizio pubblico. Immaginiamo di trovarci in un museo: ogni volta che ci avviciniamo a un quadro possiamo ricevere messaggi testuali o video sullo smartphone relativi al dipinto o all’artista. Oppure, in un negozio di bricolage fai da te, possiamo ricevere sul cellulare video tutorial sull’utilizzo dei prodotti ai quali ci avviciniamo.
Questi sono solo alcuni dei possibili modi di utilizzare questa tecnologia dalle grandi potenzialità. Hai una buona idea su come utilizzare i beacon, ma non sai come svilupparla? Guarda alcuni celebri case history e parlaci del tuo progetto: siamo qui per darti una mano!