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7 consigli utili per migliorare il tuo sito E-Commerce
Sono tante le dinamiche da seguire per un sito a regola d’arte: ecco 7 consigli che potranno senz’altro tornarti utili per migliorare il tuo e-commerce!
Riuscire a rendersi visibili online, intercettare l’interesse del consumatore, creare il desiderio per un determinato prodotto e rendere facile e intuitivo il processo di acquisto: è tutto nelle mani di chi gestisce un E-commerce.
Rimanere costantemente aggiornati sulle modalità per migliorare le performance del proprio negozio online è quindi una priorità. Vediamo alcuni consigli utili per migliorare il tuo portale di commercio elettronico.
Hai bisogno di potenziare la tua strategia e necessiti di consigli personalizzati per il tuo e-commerce? Il nostro team è a disposizione per una consulenza senza impegno: richiedila!
#1 Una buona community può fare la differenza
In certi settori come quello della formazione, dell’informatica, quello dei servizi in generale e di prodotti di particolare valore la creazione di una community può aumentare gli accessi al tuo E-commerce.
Per vendere un servizio, che non si può effettivamente vedere o toccare, o qualcosa di valore molto alto, è importante creare una relazione di fiducia. Ecco come entra in gioco la community.
Creare e gestire una community richiede un impiego di tempo e risorse non indifferente: deve esserci del personale dedicato e preparato, sia tecnicamente che dal punto di vista marketing, che tiene viva la community, modera gli interventi e risponde ai partecipanti.
È quindi necessario calcolare l’eventuale ritorno sull’investimento prima di prendere una simile decisione. Inoltre per mantenere la fiducia della community è importante garantire loro alta qualità dei contenuti che si producono, dei fornitori a cui ci si affida e quindi dei prodotti che si vendono.
Il vantaggio è però molto forte: si diventa punto di riferimento del proprio settore e si acquisisce autorevolezza, trasmettendo una sensazione di fiducia a chi si appresta a comprare.
#2 Targeting e annunci dinamici con Facebook
Facebook è il social che ha cambiato il nostro modo di accedere alla rete, e negli ultimi anni continua a farlo incidendo anche sullo shopping online.
Facebook non è il canale adatto per vendere a freddo, ossia a chi non conosce la tua azienda, ma offre comunque molte potenzialità per chi ha un E-commerce.
Permette, ad esempio, di rendere dinamica la pubblicità, mostrando sul sito solo prodotti che gli utenti hanno già visualizzato e consigliando anche prodotti correlati. Permette anche di inviare promozioni specifiche per chi ha inserito un prodotto nel carrello e poi ha abbandonato.
Con Facebook è possibile anche caricare una lista dei contatti degli attuali clienti per individuare un audience con caratteristiche simili. Facebook mette a disposizione opzioni di targetizzazione sempre più raffinate che permettono di impostare Ads personalizzate che attirino diversi pubblici al sito web.
In questa fase è consigliabile anche un’attenta analisi del comportamento degli utenti per capire quali modifiche al sito web potrebbero aumentare o diminuire gli accessi al sito.
#3 I grandi marketplace come Amazon non sono da temere
Statisticamente parlando, 1 persona su 2 che ha intenzione di acquistare qualcosa comincia la propria ricerca su Amazon.
Per molti anni le aziende hanno diffidato dal vendere i propri prodotti sui marketplace per tutelare il proprio marchio, la politica di prezzi e la diminuzione delle conversioni del proprio sito. Oggi privarsi di una fetta di mercato come questa è impensabile.
Vendere su un marketplace permette di acquisire visibilità e, spesso, la commissione applicata da questi grandi E-commerce è più bassa del costo di acquisizione di un nuovo cliente nel proprio sito.
#4 Utilizzare la marketing automation
La Marketing Automation è un insieme di flussi, di tecnologie e di strumenti che consente di automatizzare e di ottimizzare alcune operazioni di marketing.
Per un E-commerce la marketing automation è essenziale, ad esempio, per avvisare l’utente che l’ordine è andato a buon fine, notificare quando la merce lascia il magazzino, suggerire l’acquisto di prodotti simili, ricordare di ripetere l’acquisto (nel caso di ordini periodici).
Gli utenti si sono abituati a ricevere messaggi automatici, puntuali, immediati e personalizzati dalle grandi case del mercato on-line e quindi è necessario allinearsi a questo trend per non disattendere le aspettative dell’acquirente. Attivando questi processi, inoltre, l’azienda registra un risparmio di tempo e risorse e una maggiore efficacia.
Grande importanza è assunta anche dal Customer service, il cui ruolo è quello di assicurare un elevato livello di soddisfazione nei clienti, in modo tale da stabilire relazioni durature.
#5 Riuscire a prevedere le ricerche tramite l’uso delle keyword
La scelta delle keyword da utilizzare è sempre ardua, ma è un processo davvero molto importante. Per scegliere le parole chiave adatte c’è bisogno di conoscere la propria Buyer Persona, che altro non è che lo stereotipo del cliente ideale.
È necessario capire che termini usi nelle fasi dell’acquisto che attraversa. Ad esempio, per l’E-commerce dell’azienda “Belleborse” che vende borse di alta moda, sarà utile posizionarsi con diverse parole chiave:
- “Borse donna” per la fase in cui l’utente sta raccogliendo informazioni
- “Borsa donna nera in pelle on-line” per la fase in cui l’utente ha già le idee chiare sul tipo di borsa e vuole valutare l’aquisto on-line
- “Pochette donna nera in pelle Belleborse” per la fase in cui l’utente è pronto all’acquisto sul suo E-commerce
Ora, se l’azienda Belleborse nota un grande afflusso di utenti all’E-commerce, ma pochissime vendite dovrà porsi alcune domande e analizzare i dati.
Potrebbe ad esempio scoprire che la maggior parte di utenti che atterra nel suo sito con la parola chiave “borse donna” lascia il sito senza nemmeno guardare i prodotti. Potrebbe anche scoprire che le parole chiave che convertono di più sono “nome modello borsa+nome marca+anno della collezione”.
In questo caso, l’azienda può capire (se già non lo sapeva) che la sua Buyer Persona è una grande intenditrice di moda, che conosce perfettamente la differenza tra i modelli di borse e compie ricerche che includono anche la marca e la collezione.
Dovrà allora adattare i contenuti del sito, le descrizioni dei prodotti e le parole chiave usate nelle campagne a pagamento a quelle che sono le terminologie usate dal target di riferimento.
#6 Curare i link interni
L’obiettivo finale di un E-commerce, si sa, è quello di guidare il cliente verso il carrello per concludere l’acquisto. Ma perché questo avvenga, il percorso che attraversa l’utente per arrivare fino a lì deve essere rapido e lineare.
In questo modo si evita che l’utente decida di interrompere questo percorso e, nel peggiore dei casi, completare questo processo da un’altra piattaforma. I link interni sono uno dei punti di forza maggiori lato SEO, e se selezionati con cura possono riuscire a mantenere l’utente all’interno del sito, consentendogli di navigare da una pagina all’altra tra prodotti simili e correlati, fino al raggiungimento della pagina carrello.
Proprio perché il link building è uno dei punti di forza maggiori lato SEO, la strategia dei link interni va costantemente verificata. Se nel proprio sito esistono dei collegamenti mancanti, le classiche pagine di errore 404, influiranno negativamente sulla SERP, ovvero nel posizionamento nel motore di ricerca. E rischiano di far allontanare i potenziali clienti.
#7 Una giusta analisi dei dati può aiutarti a “prevedere” il futuro
Conoscere il linguaggio della propria community è fondamentale per individuare le parole chiave che vengono ricercate all’interno del proprio sito. Per conoscerle, occorre effettuare una vera e propria stima del ritorno d’investimento (ROI) potenziale di una keyword.
Per ottimizzare le performance è quindi importante analizzare i dati per poterne ricavare delle informazioni utili. Un’altra cosa da fare è analizzare il buyer’s journey, ovvero l’itinerario che il cliente percorre quando instaura una relazione con un’impresa nel tempo e nei diversi “ambienti” di contatto, che siano essi offline o online.
Fare una corretta analisi dei dati non è semplice, ma per farlo bisogna interrogarsi sia sul momento che sul modo in cui questi dati di potenziali clienti vengono intercettati.
SocialCities è un’azienda esperta in tema di e-commerce. Lavoriamo su numerosi progetti di clienti che ci hanno scelto per strutturare il proprio sito di commercio elettronico.