Il contenuto perfetto non esiste. Adesso che ti abbiamo servito l’amaro calice della realtà, ti offriamo la bibita in grado di rinsavirti: 10 trucchi (legali) per attirare i clienti al tuo sito!
Il cervello non agisce (quasi) mai in maniera logica, razionale e consapevole. Quante volte ti sei autoconvinto/a di non aver dato ascolto al demone dell’acquisto compulsivo, ma di aver comprato il tuo capo d’abbigliamento preferito a seguito di una scelta ragionata?
E se ti dicessimo che in realtà, ponderando la tua decisione, potresti avere usato meno dell’1% delle energie cognitive a disposizione del cervello? Quella che può essere un’informazione dirompente, in realtà, presuppone una spiegazione logica. L’essere umano agisce continuamente secondo il principio del risparmio energetico, riservando gran parte delle scorte alle funzioni vitali e ai muscoli involontari.
In qualsiasi occasione, quindi, il cervello cerca sempre delle scorciatoie di ragionamento per ovviare alle decisioni da prendere, basandole su un doppio principio: quello dell’acquiescenza, tramite il quale orientiamo e dirigiamo il comportamento sulla base del nostro vissuto e delle esperienze passate, e quello più semplice – ma sempre efficace -dell’interesse materiale, ricercando il massimo beneficio con il minimo sforzo. Si tratta, in parte, di quei bias cognitivi che abbiamo già trattato in un precedente articolo: se sfruttati in ottica di marketing, permettono di produrre testi persuasivi che attirano il cliente e, di riflesso, aumentano – è scientificamente provato – le vendite.
Tutto ciò che leggerai in questo articolo è parte di una più complessa strategia di Content Marketing, basata sul metodo Inbound (attrazione autonoma e non “spinta” del cliente verso il sito). Approfondisci il tema cliccando qui sotto!
Prima di illustrare i dieci comandamenti del copywriting persuasivo, è opportuno fare una considerazione: persuasione non è sinonimo di manipolazione. I due concetti differiscono sulla base del presupposto di volontà esercitato dall’utente finale (assente nella manipolazione), in quanto nel primo caso l’obiettivo dell’azienda è quello di allinearsi ai bisogni del potenziale cliente e convincerlo che entrambe le parti possono avere dei vantaggi, per poi guidarlo – senza forzature – a compiere la strada migliore per chi vende.
La persuasione, inoltre, si distingue dal convincimento perché fa leva su componenti emozionali, destando un’attenzione immediata e parlando più alla pancia che al cervello. Il convincimento, invece, si basa su argomentazioni logiche, non sempre necessarie in fase di acquisto. È provato, infatti, che il cliente faccia i propri acquisti lasciandosi guidare dalle emozioni, giustificando su base logica solo in un secondo momento.
L’utilizzo di determinati termini può inficiare sulla decisione finale del consumatore: parole come gratis, nuovo, segreto, insieme all’utilizzo della seconda persona singolare e plurale – così da rivolgersi direttamente a colui (o coloro) verso cui indirizziamo il messaggio -, se utilizzate nel contenuto e nel contesto giusto, possono rivelarsi strumenti vincenti all’interno della strategia. Si tratta delle cosiddette eye magnet words, parole in grado di catturare l’attenzione visiva dell’utente e da utilizzare nel processo di conversione che porta, alla fine, all’acquisto.
Insieme alle parole, anche le immagini possono avere una forte potenza evocativa, spingendo l’utente a compiere una determinata scelta.
In particolare, hanno una grande efficacia:
Nesquik adotta spesso la tattica di rivolgere lo sguardo di Quicky, il simbolico coniglio del brand, con lo sguardo rivolto all’interlocutore, ma proiettato verso il basso: l’intenzione è quella di attirare le attenzioni dei bambini che, all’interno dei supermercati, guardano la confezione del prodotto in una posizione più alta rispetto alla loro.
L’utilizzo delle leve psicologiche, specie nella parte medio-bassa del funnel caratteristico dell’Inbound marketing (passaggio coincidente con la conversione del visitatore in cliente), è tradizionalmente efficace in ottica persuasiva. Sono due, in particolare, i principi che garantiscono risultati migliori:
Un modo semplice ed efficace da utilizzare nel copywriting persuasivo per attirare chi ancora non conosce la tua azienda e/o chi non ha ancora acquistato da te è basato sul bias cognitivo della disponibilità, scorciatoia mentale basata su esempi immediati che richiamano alla memoria della persona in sede di valutazione prossima all’acquisto. Così, ad esempio, è possibile veicolare una persona verso l’acquisto di un determinato prodotto riconducendo la stessa a situazioni di déjà vu (con frasi come «hai mai sentito qualcuno dire che…?», «ricordi quella volta che…?» e altri esempi simili).
Una buona tecnica di copywriting persuasivo consiste nell’aiutare le persone a trarre autonomamente le loro conclusioni, già a partire dal titolo, senza spingerlo alla riflessione. La già citata acquiescenza, infatti, spinge l’uomo a farsi convincere da scorciatoie di ragionamento e a trovare risposte automatiche senza troppe riflessioni. Essere capaci di trasmettere immediatamente il concetto giusto può trasformare un iniziale scetticismo in acquisto pressoché immediato.
Siamo giunti a metà del percorso di scoperta dei 10 segreti di copywriting persuasivo: crediamo valga la pena continuare. Se volessi fermarti qui, comunque, ti proponiamo un semplice questionario per valutare se la strategia di marketing che hai adottato finora nel tuo sito o blog sia corretta: otterrai alcuni importanti suggerimenti dal nostro team!
Persuasione e brand reputation viaggiano sullo stesso binario. È estremamente importante, oltre ai testi prodotti direttamente dall’azienda, avvalersi anche di quelli prodotti dai clienti. Lascia che il consumatore parli per te: a tal proposito, le recensioni sono fondamentali per spingere altre persone ad acquistare prodotti e servizi o recarsi in determinati luoghi. Integrarle sul sito con Feedaty, servizio di raccolta e diffusione di recensioni certificate, può essere la chiave vincente per aumentare le vendite.
Non esiste, in ottica di copywriting persuasivo, una vera e propria regola sul corretto inserimento dei prezzi all’interno di un contenuto. Tuttavia, alcune ricerche hanno evidenziato come le tecniche di magnitude encoding process tendano a favorire maggiori vantaggi in ottica di marketing: a parità di prezzo, la rappresentazione visuale dello stesso incide sulla diversa percezione che ha di esso il cliente. In particolare, quanto maggiormente sarà ridotta la grandezza dello stesso (in termini di dimensioni o addirittura di compressione del font), tanto minore sarà l’impatto sull’utente. Per questo, ad esempio, riportare l’importo di un prodotto in cifre senza virgole (€ 100) porta a un numero maggiore di clienti rispetto alla stessa entità espressa per intero (€ 100,00).
Strettamente legato al concetto del principio di scarsità riportato al punto 3 è l’avversione alla perdita: mediamente, l’utente è più motivato all’idea di evitare di perdere qualcosa piuttosto che alla possibilità di guadagnare qualcosa che abbia lo stesso valore. La componente inconscia del nostro cervello valuta molto maggiormente la frase perderai la possibilità di vincere rispetto a guadagnerai la possibilità di vincere, con un contesto tra le due locuzioni esattamente identico.
Impegno e consistenza: ottenere tanti piccoli sì, spesso, è la chiave giusta per conversioni rilevanti. Nell’Inbound Marketing, infatti, il processo che porta alla vendita spesso non è immediato ma necessita di diversi passaggi. Non è necessario puntare subito al bottino grosso: anche una conversione minore può portare, in termini futuri, all’acquisto. Garantendo, allo stesso tempo, buone possibilità di fidelizzazione 😉.
Un principio psicologico spesso funzionante è quello della deferenza all’autorità: l’opinione rilevante di un personaggio conosciuto in un determinato settore di competenza spinge l’utente a valutare in maniera migliore il prodotto o servizio a esso collegato. L’efficacia di tale principio è talmente forte che un esperimento tenuto negli USA ha evidenziato una crescita nelle vendite di un prodotto legato al mondo della medicina da parte di un attore che ha svolto il ruolo del dottore in una celebre Serie TV…
Abbiamo terminato i consigli per produrre testi basati sul copywriting persuasivo, da integrare alla tua strategia Inbound: ma non è finita qui! Sfrutta la possibilità di una consulenza GRATUITA sull’Inbound Marketing!