Le possibili cause delle poche visite su un sito web
Nell’era digitale, la visibilità di un sito web è il pilastro su cui si basa il successo di un business online. La visibilità è il punto di partenza di ogni viaggio digitale e la chiave per accrescere il numero di visitatori qualificati e potenziali clienti.
Poche visite al sito aziendale? Ecco le possibili cause
#1 Contenuti non su misura per il target
Senza contenuti non esisterebbe internet. Pensaci: la rete è fatta di parole.
Se nelle pubblicità tradizionali la sfida è quella di trovare uno spazio (pubblicità nei giornali, cartelloni stradali, stand fieristici ecc), sul web la sfida è catturare l’attenzione. I contenuti attireranno l’attenzione solo se saranno davvero pensati per il proprio potenziale cliente e se risolveranno un suo reale problema.
Esempio: la tua azienda offre servizi di consulenza nell’ambito della fornitura energetica. Per catturare l’attenzione di potenziali clienti i contenuti del tuo sito non devono parlare solo dei servizi che offri, altrimenti rischi di avere un sito uguale a molti altri. Quali sono i dubbi ai quali i tuoi potenziali clienti cercano risposte? Quali sono le questioni di cui si preoccupano? Parla di questi argomenti in maniera approfondita, originale e costante e potrai notare un aumento graduale delle visite al tuo sito.
Come rivolgersi al target di riferimento? Sarà necessario optare per contenuti informativi e utili, che rispondano ai dubbi dei clienti e alle loro domande.
La chiave sarà utilizzare un tono e uno stile coerenti nel tempo e in tutti i contenuti. Mantenere uno stile coerente contribuisce a creare un’identità di marca riconoscibile e coesa.
#2 Autorevolezza
Chiunque, quando deve effettuare un acquisto, cerca sicurezze. A maggior ragione, le cercano le aziende che acquistano servizi da altre aziende e devono essere rassicurate sul fatto che ci si possa fidare del fornitore.
Pensa, ad esempio, all’ultima volta che hai effettuato l’acquisto di una consulenza web. Quante informazioni hai cercato on-line? Un sito ben costruito, sia graficamente che a livello di contenuti, ti ha dato una sensazione di fiducia nei confronti del possibile fornitore? Che sensazione ti avrebbe trasmesso, al contrario, un sito povero di informazioni e di difficile navigazione?
Come trasmettere autorevolezza nei canali on-line? Partendo dal presupposto che la grafica, il font, le immagini del sito e la gestione dei social siano ottimali, per quanto riguarda il solo sito si possono individuare due modi:
- Referral
- Valore dei contenuti
Per quanto riguarda i referral, possiamo considerarli simili alle referenze. Se un blog di settore, un sito autorevole o un forum che sia un punto di riferimento per gli utenti inserisce un articolo che parla della propria azienda (o un link al sito) ecco, allora, che il sito acquisirà autorevolezza sia per i motori di ricerca che per gli utenti.
È importante, inoltre, inserire nel sito tutti gli elementi di prestigio conquistati dall’azienda: attestati, certificati, riconoscimenti, partecipazioni a fiere e partnership.
Per essere preso in considerazione da blog, altri siti, forum e dagli utenti stessi il contenuto del sito deve essere originale e interessante. Per i siti di servizi B2B, in particolare, è necessario un linguaggio tecnico e settoriale – ad esempio per le parti di una scheda prodotto – e la presenza di materiale di approfondimento (come i whitepaper), meglio se scaricabile.
Infondere fiducia agli utenti fin dalla prima navigazione aumenta la possibilità che si trasformino in clienti.
#3 Monitoraggio
Per sapere quante visite e quali variazioni si ottengono cambiando la strategia, è necessario chiedere al team o a consulenti web esterni di preparare report periodici.
Esistono diversi strumenti di analisi, alcuni gratuiti come Google Analytics.
È importante capire se i cambiamenti apportati al sito hanno generato un aumento di visite o conversioni, quali canali portano traffico, quali sono i referral, quanto tempo gli utenti rimangono sul sito e qual è il tasso di rimbalzo.
Analizzare significa capire i punti di debolezza e di forza. Dall’analisi si può iniziare a programmare il cambiamento che porterà a migliorare la presenza online dell’azienda.
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